Translate

Il Nido

sabato 5 novembre 2016

E' arrivato il momento del cambiamento.
Dopo anni di onorato servizio sono pronto ad abbandonare (non so se per sempre) lattine, fascette e orpelli artificiali.
Quello che continua ad affascinarmi di questo progetto delle Piante Volanti è il ruolo di assoluto protagonista della pianta, dell'elemento naturale e soprattutto del suo svilupparsi nel tempo.
E allora perchè non utilizzare delle Piante Volanti completamente naturali?

Mi ero posto, agli inzi del progetto il vincolo della durabilità della Pianta Volante e soprattutto del contenitore. E quindi un materiale durevole (e artificiale) poteva essere d'aiuto.
Al diavolo! Lasciamo che la natura decida da sola quel che e' durevole e quel che deve deperire.

E allora nasce "il nido".



Ho preso spunto dall'abilità di molti animali (tra cui insetti e uccelli) di costruire tane e nidi usando terra e rami. Mi sono cimentato e ho costruito un "nido" pronto ad accogliere le piante.
Ha una struttura di rami intrecciati ed e' realizzato in terra (argillosa) e paglia, insomma in terra cruda.
E anche per appenderlo ho usato altri rami flessibili.
Non hanno la stessa tenuta e praticità delle fascette da elettricista ma con questo sistema ho usato esclusivamente elementi naturali, trovati in giro, per strada.

Il primo "Nido" e' in piazza Carnielli, a Milano (vicino a casa cosi' lo posso controllare).
Potrebbe avere vita breve. La posizione non è forse delle migliori ma è l'inizio di una nuova vita delle mie piante volanti.
E' stato installato il 4 novembre 2016 in occasione della giornata nazionale del guerrilla gardening (anche quest'anno festeggiato degnamente)

Contiene Sedum album, Sempervivum tectorum, un bulbo di Crocus e semi misti (infestanti e non).
E soprattutto l'ho installato con l'ausilio di 4/6 della mia famiglia.... una meraviglia.




la struttura

 il nido




foto di gruppo del team di installatori





Io l'ho conosciuta Donata

sabato 12 marzo 2016

Eh sì... io la conosco Donata!
Donata non e' una persona, ma un meraviglioso angolo di Bologna, un'aiuola in porta San Donato, davanti a mineralogia, all'incrocio di via zamboni e via irnerio.

 
Foto di Massimiliano Sitta

L'ho conosciuta e ho avuto l'onore e il piacere di conoscere chi ha fatto in modo che un arido brandello di città potese diventare un inaspettato bagliore verde.
Sono i membri del gruppo Terra di Nettuno e sono veramente orgoglioso di averli incontrati nella mia vita, cosi' come sono orgoglioso di avere incontrato tante fantastiche persone, in giro per l'italia, tutti accomunati dalla pratica del Guerrilla Gardening.


Le prima volta che ho visto Donata è stato in foto e in video, questo qui sotto


E ancora non l'avevo vista di persona, non avevo conosciuto nessuno di Terra di Nettuno.
Poi ci fu il fantastico Raduno Nazionale di Guerrilla Gardening del 2013, organizzato proprio a Bologna da Terra di Nettuno.
E in quel momento comprendi il reale valore di quello che si sta facendo.

Vedi i luoghi, parli, ridi e zappi con le persone. 
Donata la vedi in foto e te ne fai una idea, ma dal vivo è tutt'altra cosa.
Se poi hai pure dedicato del tempo, in stupenda compagnia, ad accudirla, diventa una parte di te, della tua vita.
E in una ipotetica guida turistica del Guerrilla Gardening, Donata rappresenta uno dei posti assolutamente da non perdere, perche' va vista e vissuta.

Cosi' come l'aiuola a Centocelle dei Giardinieri Sovversivi Romani, le varie aiuole sparse a Quarto Inferore di Fante di Fiori o la ‘CAMPAGNETTA’ di via Emilia a Taranto di Ammazza che Piazza.

Ora succede che Donata rischia di essere rasa al suolo per dei lavori sotterranei.
Terra di Nettuno sta cercando di lanciare degli appelli all'amministrazione per sollevare la questione.
Sarebbe un vero peccato vedere abbattute le piante che con tanta fatica (loro e di chi le ha piantate) sono riuscite a prosperare in quella terra dura e colma di laterizi.

Se vi capita di passare da Bologna andate a vederla Donata. Se ne avete voglia, raccogliete l'appello di Terra di Nettuno e scrivete una mail.

Il fatto, triste, è che questo sicuramente non salverà per sempre Donata o l'auola di Centocelle o tutte le altre nostre aiuole.
Arriverà sempre il giorno in cui gli interessi di qualcuno fagociteranno le aiuole, gli spazi verdi, gli alberi nella assurda stupidità umana di possedere il suolo, la terra, la natura.

Pero' noi siam fatti cosi'.. abbiamo deciso di essere guerriglieri.  Siamo orgogliosi della parola Guerrilla Gardening e se sradicano le nostre aiuole, se radono al suolo i girasoli pronti a sbocciare non ci fermiamo di certo.

It's guerrilla gardening baby!



Un po' di foto di Donata le trovate anche in questo album fotografico